ACCEDERE ALLA E-MAIL ALTRUI: QUAL È IL REATO?

Cass. Pen., Sez. V, sent. 2 maggio 2019, n. 18284 In ipotesi di accesso abusivo ad una casella di posta elettronica protetta da password, il reato di cui all’art. 615-ter c.p. concorre con il delitto di violazione di corrispondenza in relazione alla acquisizione del contenuto delle mail custodite nell’archivio e con il reato di danneggiamento […]

QUANDO SI PARLA DI COLPA MEDICA? CHI PAGA?

Chi può essere responsabile di un errore medico deve ricoprire il ruolo di primario, chirurgo, medico di base, infermiere, anestesista, guardia medica e tutti gli operatori sanitari in generale. La responsabilità si estende anche alla struttura ospitante, che può essere un ospedale o una clinica, allorquando ad esempio vi siano problemi legati all’igiene, santificazione, posti […]

Causa al vicino per molestie, cosa serve per procedere?

Preliminarmente, appare necessaria una valutazione nel merito dei fatti, tenuto conto che le molestie lamentate devono avere delle concrete caratteristiche per essere considerate tali dalla legge. Pertanto, lo studio della controversia da parte di un avvocato è un elemento indispensabile, perché potrà valutare se nel concreto ci sono i presupposti per iniziare un procedimento o […]

CANNABIS LIGHT: COLTIVAZIONE E VENDITA SONO LECITE?

Cass., Sez. un., c.c. 30 maggio 2019 “La commercializzazione di cannabis sativa L.e, in particolare, di foglie, inflorescenze, olio, resina, ottenuti dalla coltivazione della predetta varietà di canapa, non rientra nell’ambito di applicazione della legge n. 242 del 2016, che qualifica come lecita unicamente l’attività di coltivazione di canapa delle varietà iscritte nel Catalogo comune […]

QUANDO PARLIAMO DI TRUFFA ONLINE

Cassazione, sentenza n. 27012/22 “2. Come più volte affermato la giurisprudenza di legittimità, «nell’ipotesi di truffa contrattuale realizzata attraverso la vendita di beni “on line”, in cui il pagamento da parte della parte offesa avvenga tramite bonifico bancario con accredito su conto corrente, il reato si consuma nel luogo ove l’agente consegue l’ingiusto profitto tramite […]

QUANDO IL REATO DI SPACCIO PUO’ CONSIDERARSI LIEVE

Cassazione, sentenza n. 1572/22 “2. Nell’esaminare il motivo di ricorso occorre tener conto di quelli che sono i dati sulla cui base si è ritenuto di escludere la derubricazione del fatto nell’alveo dell’art. 73, comma 5, d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309. La Corte di appello ha essenzialmente valorizzato il quantitativo sequestrato (pari a circa […]