TRIBUNALE DI [CITTÀ]
Sezione Penale

Procedimento n. [numero di registro generale]

Imputato: [Nome e Cognome]
Difensore: Avv. [Nome e Cognome], del Foro di [Città]


MEMORIA DIFENSIVA

(ai sensi degli artt. 121 e 523 c.p.p.)

Il sottoscritto Avv. [Nome e Cognome], difensore di fiducia dell’imputato [Nome e Cognome], intende depositare la presente memoria conclusiva a sostegno delle proprie richieste finali.


I. PREMESSE DI FATTO

Con decreto di citazione a giudizio in data [gg/mm/aaaa], l’imputato veniva tratto a giudizio per rispondere del reato di cui all’art. [numero e descrizione del reato], per avere [breve esposizione del fatto contestato].

Nel corso del dibattimento sono stati escussi i testimoni indicati dalle parti, acquisiti i documenti e ascoltato l’imputato, come da verbali di udienza del [date].


II. SINTESI DELLA POSIZIONE DELL’IMPUTATO

L’imputato ha costantemente negato ogni addebito, fornendo una versione dei fatti coerente, plausibile e supportata dalle risultanze istruttorie.
In particolare, è emerso che:

  • [indicare prova o testimone a discarico, es. “il teste X ha confermato che l’imputato non si trovava sul luogo del fatto”];
  • [specificare contraddizioni o lacune nelle prove dell’accusa];
  • [richiamare eventuali documenti o perizie a favore].

III. MOTIVI DI DIRITTO E DI MERITO

1️⃣ Inattendibilità della prova d’accusa

Le dichiarazioni del teste [nome] si sono rivelate contraddittorie e prive di riscontri, come risulta dai verbali d’udienza e dalle dichiarazioni dei testi [nomi].

2️⃣ Mancanza dell’elemento soggettivo del reato

Anche volendo ritenere sussistente la condotta materiale, difetta l’elemento psicologico (dolo/colpa) richiesto dalla norma incriminatrice, come da orientamento costante della Suprema Corte (Cass., Sez. [n.], sent. [data]).

3️⃣ Applicazione del principio del “ragionevole dubbio” (art. 533 c.p.p.)

La ricostruzione dei fatti proposta dall’accusa non supera la soglia dell’“oltre ogni ragionevole dubbio”, essendo presenti elementi oggettivi di incertezza che impongono l’assoluzione ai sensi dell’art. 530, comma 2, c.p.p.


IV. IN SUBORDINE: MISURA DELLA PENA E BENEFICI DI LEGGE

In via subordinata, ove il Tribunale ritenesse comunque la responsabilità dell’imputato,
si chiede:

  • la concessione delle attenuanti generiche ex art. 62-bis c.p.;
  • la prevalenza delle stesse sulle eventuali aggravanti;
  • la sospensione condizionale della pena e la non menzione nel certificato del casellario giudiziale, ai sensi degli artt. 163 e 175 c.p.

V. CONCLUSIONI

Per tutto quanto esposto,
si chiede che il Tribunale voglia:

  1. Assolvere l’imputato [Nome e Cognome]
    • perché il fatto non sussiste,
    • o perché non costituisce reato,
    • o perché non commesso dall’imputato,
      ai sensi dell’art. 530 c.p.p.;

In subordine,

  • riconoscere le attenuanti generiche,
  • ridurre la pena al minimo edittale,
  • concedere i benefici di legge sopra indicati.

Luogo e data: [Città], [gg/mm/aaaa]

Il Difensore


Avv. [Nome e Cognome]
(Foro di [Città])


Eventuali allegati:

  • Estratti verbali di udienza
  • Copie documentali a supporto
  • Giurisprudenza citata

 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.