Se ricevi una cartella esattoriale per somme che hai già pagato, è importante agire rapidamente per evitare conseguenze come fermi o pignoramenti. Ecco cosa fare.

1. Verifica la cartella

Controlla con attenzione:

  • l’ente creditore;
  • il periodo e il tributo richiesti;
  • l’importo e le eventuali sanzioni o interessi.

2. Raccogli le prove di pagamento

Prepara tutta la documentazione che dimostri l’avvenuto versamento:

  • ricevute F24, bollettini, MAV/RAV;
  • estratti conto bancari o postali;
  • quietanze dell’ente.

3. Presenta istanza di sgravio in autotutela

È il primo passo consigliato.

  • Va presentata all’ente creditore (Comune, Agenzia delle Entrate, INPS, ecc.).
  • Devi chiedere l’annullamento della cartella perché il debito è già estinto.
  • Allegare le prove di pagamento.
    L’istanza può essere inviata via PEC, online o allo sportello.

4. Chiedi la sospensione della riscossione

Se la cartella è già stata affidata all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, puoi presentare una domanda di sospensione entro 60 giorni dalla notifica, allegando la prova del pagamento. In questo modo si bloccano le azioni esecutive.

5. Valuta il ricorso

Se l’ente non annulla la cartella o non risponde:

  • puoi presentare ricorso al giudice competente (Commissione tributaria, Giudice del lavoro o Giudice ordinario, a seconda del credito);
  • il termine ordinario è di 60 giorni dalla notifica (30 per alcuni crediti previdenziali).

6. Evita di pagare due volte

Non effettuare un nuovo pagamento se hai già saldato il debito: potresti avere difficoltà a ottenere il rimborso.

 

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