COME SCRIVERE UN ATTO DI APPELLO CIVILE
1. Cos'è un atto di appello civile? È il ricorso con cui si impugna una sentenza di primo grado (ad es. emessa dal Tribunale o dal Giudice di Pace)...
Il Catasto, gestito dall’Agenzia delle Entrate tramite la Direzione Centrale Catasto, rappresenta l’inventario ufficiale dei beni immobili presenti sul territorio nazionale, contenente dati identificativi, reddituali e cartografici. È frequente, tuttavia, riscontrare errori nei dati catastali relativi a un immobile, che possono riguardare la superficie, l’intestazione, la categoria, i confini o la destinazione d’uso.
In questi casi, la legge consente ai proprietari o loro delegati di richiedere la correzione dei dati errati, seguendo apposite procedure amministrative.
Gli errori più comuni possono essere classificati in due categorie principali:
Il primo strumento per correggere un errore è la segnalazione di incoerenza che può essere presentata online da:
È possibile allegare documentazione a supporto, come:
Se l’errore riguarda il nome dell’intestatario, il codice fiscale o la quota di proprietà, è possibile inoltrare la richiesta di correzione intestazione (modello 69) presentandosi:
Se l’errore deriva da un atto trascritto erroneamente, può essere necessaria la rettifica notarile dell’atto.
Per modifiche su:
è necessario l’intervento di un tecnico abilitato, che potrà presentare una pratica DOCFA (per il Catasto Fabbricati) o una pratica PREGEO (per il Catasto Terreni), a seconda del tipo di immobile.
Queste pratiche devono contenere:
La segnalazione di errore è gratuita, mentre le pratiche DOCFA o PREGEO prevedono:
I tempi di lavorazione variano a seconda dell’ufficio provinciale competente, ma di norma si attestano tra i 15 e i 60 giorni.
Se l’Agenzia delle Entrate respinge la richiesta di correzione, è possibile: