L’iniziativa normativa rientra nel Disegno di Legge annuale sulle Piccole e Medie Imprese (Il cosiddetto DDL PMI), approvato in Consiglio dei Ministri il 14 gennaio 2025. L’obiettivo è quello di contrastare il diffondersi di recensioni online false e manipolate – fenomeno che danneggia imprese, consumatori e alimenta pratiche scorrette nel settore turistico e della ristorazione.

Modifiche chiave in discussione

1. Anonimato preservato, ma verificato tramite scontrino
Nella sua prima stesura, la legge prevedeva l’obbligo di identificare l’autore della recensione. Tuttavia, sulla base delle osservazioni della Commissione europea, un emendamento proposto da Salvo Pogliese (FdI) e Gianluca Cantalamessa (Lega) elimina l’obbligo di riconoscimento, mantenendo però la necessità di dimostrare l’esperienza tramite scontrino o ricevuta fiscale.

2. Scadenza per la pubblicazione: da 15 a 90 giorni (o viceversa)
Inizialmente il DDL prevedeva un termine massimo di 15 giorni dall’esperienza per poter pubblicare la recensione.
In seguito, nelle versioni successive, si era ipotizzato di estendere questo limite a 90 giorni.
Tuttavia, negli ultimi emendamenti in esame alla Commissione del Senato, sembra che si stia tornando al limite di 15 giorni.

3. Vigilanza dell’Antitrust e sanzioni fino al 10% del fatturato
La normativa affida la definizione delle linee guida e la vigilanza sull’attuazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust), in collaborazione con il Garante della Privacy, il Ministero del Turismo e l’Agcom.
È prevista la possibilità di irrogare sanzioni fino al 10% del fatturato annuo dell’azienda in caso di violazione.

4. Divieto di compravendita di recensioni e incentivi
Rimangono vietate qualsiasi forma di incentivo per ottenere recensioni positive: sconti, omaggi, promozioni e accordi commerciali saranno proibiti.

5. Segnalatori attendibili e diritto di replica
Le associazioni di categoria potranno ottenere lo status di “segnalatori attendibili” per richiedere più facilmente la rimozione di recensioni false o ingannevoli.
Gli esercenti avranno inoltre il diritto di replica e la possibilità di chiedere la cancellazione di recensioni non veritiere, ingannevoli o obsolete – in alcune versioni anche dopo due anni.

Reazioni del mondo imprenditoriale

La federazione degli esercenti FIPE-Confcommercio ha accolto con favore alcune misure, ritenendole un passo importante verso maggiore trasparenza e correttezza nelle recensioni online. Tuttavia, ha espresso preoccupazione per l’eventuale esclusione delle piattaforme digitali da qualsiasi responsabilità diretta nella gestione dei commenti, un aspetto che dovrebbe essere coerente con le normative UE sulle pratiche commerciali sleali.

Nel mondo della ristorazione, molti chef hanno espresso pubblicamente apprezzamento per l’introduzione dello scontrino obbligatorio e la limitazione dell’anonimato, sia per tutelare la loro reputazione sia per scoraggiare abusi.


Riepilogo

Tema Nuova norma proposta
Anonimato sì Consentito, purché accompagnato da scontrino
Termine per pubblicazione Tra 15 e 90 giorni, attualmente in bilico
Autorità vigilante Antitrust (non più Agcom)
Sanzioni Fino al 10 % del fatturato annuo
Divieto di incentivi
Diritto di replica Sì, anche rimozione post-due anni
Segnalatori attendibili Associazioni autorizzate a richiedere rimozioni

 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.