In Italia, la normativa di riferimento è il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/2003 e s.m.i.).

Secondo suddette disposizioni, l’installazione di telecamere o altri sistemi di sorveglianza dei lavoratori è consentita solo per specifiche esigenze di sicurezza o tutela del patrimonio aziendale, e previa adeguata informativa regolarmente comunicata ai dipendenti. Le immagini o i dati raccolti mediante questi strumenti possono essere utilizzati unicamente per le finalità dichiarate e per il tempo necessario al conseguimento di tali scopi.

Ad esempio, le telecamere di videosorveglianza possono essere utilizzate per monitorare e verificare l’accesso ai luoghi aziendali, prevenire e contrastare furti ed atti vandalici, oppure per vigilare sul corretto espletamento di determinate mansioni.

Inoltre, i sistemi di geolocalizzazione dei veicoli aziendali o degli smartphone dei dipendenti possono essere impiegati unicamente per scopi legati alla sicurezza, ottimizzazione dei tragitti o rendicontazione delle trasferte, essendo, allo stesso tempo, esplicitamente vietato qualsiasi altro uso.

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