1. Introduzione
Il Catasto, gestito dall’Agenzia delle Entrate tramite la Direzione Centrale Catasto, rappresenta l’inventario ufficiale dei beni immobili presenti sul territorio nazionale, contenente dati identificativi, reddituali e cartografici. È frequente, tuttavia, riscontrare errori nei dati catastali relativi a un immobile, che possono riguardare la superficie, l’intestazione, la categoria, i confini o la destinazione d’uso.
In questi casi, la legge consente ai proprietari o loro delegati di richiedere la correzione dei dati errati, seguendo apposite procedure amministrative.
2. Tipologie di Errori Catastali
Gli errori più comuni possono essere classificati in due categorie principali:
- Errori oggettivi e materiali: come nomi sbagliati, numeri civici, dati identificativi errati, date sbagliate, ecc.
- Errori tecnici o documentali: come la mancata trascrizione di atti, l’errata rappresentazione cartografica, o dati tecnici sbagliati (categoria catastale, superficie, ecc.).
3. Correzione tramite “Segnalazione di incoerenza” (Sister)
Il primo strumento per correggere un errore è la segnalazione di incoerenza che può essere presentata online da:
- il proprietario dell’immobile,
- un delegato (es. geometra, notaio, avvocato, tecnico abilitato),
- direttamente attraverso il portale Sister dell’Agenzia delle Entrate.
È possibile allegare documentazione a supporto, come:
- visure storiche,
- planimetrie aggiornate,
- atti notarili,
- autocertificazioni o dichiarazioni sostitutive.
4. Correzione dell’Intestazione Catastale
Se l’errore riguarda il nome dell’intestatario, il codice fiscale o la quota di proprietà, è possibile inoltrare la richiesta di correzione intestazione (modello 69) presentandosi:
- agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate – Ufficio Provinciale Territorio,
- o tramite istanza online, allegando copia dell’atto pubblico o della successione corretta.
Se l’errore deriva da un atto trascritto erroneamente, può essere necessaria la rettifica notarile dell’atto.
5. Correzione dei Dati Tecnici e Cartografici
Per modifiche su:
- superficie,
- categoria catastale,
- classe o rendita,
- confini,
- rappresentazione grafica,
è necessario l’intervento di un tecnico abilitato, che potrà presentare una pratica DOCFA (per il Catasto Fabbricati) o una pratica PREGEO (per il Catasto Terreni), a seconda del tipo di immobile.
Queste pratiche devono contenere:
- la planimetria aggiornata (per edifici),
- la rappresentazione catastale corretta,
- eventuali atti giustificativi,
- dichiarazione asseverata del tecnico.
6. Costi e Tempi
La segnalazione di errore è gratuita, mentre le pratiche DOCFA o PREGEO prevedono:
- il pagamento dei tributi speciali catastali (es. 50€ per variazioni DOCFA),
- l’onorario del professionista incaricato.
I tempi di lavorazione variano a seconda dell’ufficio provinciale competente, ma di norma si attestano tra i 15 e i 60 giorni.
7. Ricorso in caso di rigetto
Se l’Agenzia delle Entrate respinge la richiesta di correzione, è possibile:
- presentare un ricorso in autotutela,
- o, in ultima istanza, rivolgersi alla Commissione Tributaria Provinciale tramite ricorso ex D.Lgs. 546/1992.