Verifica che il debito sia vero

Prima di parlare di pagamento, devi accertarti che il debito esista davvero.

Chiedi per iscritto:

  • il dettaglio del debito,
  • il contratto originale,
  • l’estratto conto o le fatture da cui nasce,
  • eventuali cessioni del credito (se il credito è stato venduto a un’altra società).

Se non possono fornire documenti, non pagare nulla.


 Controlla la prescrizione del debito

Molti debiti non sono più esigibili perché prescritti.
Esempi comuni in Italia:

  • bollette luce/gas: 2 anni
  • telefono/internet: 5 anni
  • multe: 5 anni
  • affitto: 5 anni
  • banche/finanziarie: 10 anni
    (I tempi possono variare a seconda del caso preciso.)

Se il debito è prescritto, puoi rispondere con una contestazione formale per prescrizione.


Comunica solo per iscritto

Evita le telefonate: spesso servono solo a fare pressione.

Scrivi sempre tramite:

  • PEC
  • raccomandata A/R
  • email tracciabile

Così crei una prova.


Non firmare nulla senza capire

Molte società propongono:

  • piani di rientro
  • riconoscimenti di debito
  • accordi che “sembra” ti aiutino

 


Valuta se l’importo richiesto è corretto

Spesso aggiungono:

  • interessi illegittimi
  • penali non dovute
  • costi non previsti dal contratto

Puoi chiedere una ricostruzione analitica del debito.


 Se il recupero crediti ti molesta o minaccia: segnalalo

Comportamenti illeciti includono:

  • minacce
  • pressioni psicologiche
  • chiamate ripetute
  • contatti a lavoro o familiari
  • false affermazioni su pignoramenti imminenti

Puoi segnalare a:

  • AGCM (per pratiche commerciali scorrette)
  • Garante Privacy
  • Polizia / Carabinieri (se ci sono minacce)

 Se arriva un decreto ingiuntivo

È l’unico atto che può portare davvero a:

  • pignoramento
  • fermo amministrativo
  • prelievo dal conto

Hai 40 giorni per fare opposizione (a volte 10 se è provvisoriamente esecutivo).
In questo caso serve un avvocato.


 Se non puoi pagare, esistono soluzioni legali

A seconda del tipo di debito e della tua situazione, puoi valutare:

  • saldo e stralcio
  • rinegoziazione
  • piano del consumatore (legge sul sovraindebitamento)
  • rateizzazioni

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.