COSA SONO LE PLUSVALENZE DEI CALCIATORI
Nel mondo del calcio, il termine "plusvalenza" è spesso utilizzato quando si parla di trasferimenti di giocatori e delle finanze dei club. Ma cosa significa esattamente e perché è...
Il fenomeno dei “furbetti del cartellino” – ovvero dei dipendenti che timbrano l’ingresso al lavoro per risultare presenti, ma in realtà si allontanano e non prestano servizio – è da anni oggetto di attenzione da parte delle autorità giudiziarie, dei media e del legislatore. Si tratta di un comportamento gravemente illecito, che espone il lavoratore a conseguenze sia disciplinari che penali.
1.
Il fatto: timbrare e allontanarsi dal posto di lavoro
Quando un lavoratore utilizza il sistema di rilevazione delle presenze (timbro del cartellino) per attestare falsamente la propria presenza in servizio, ma si allontana o svolge attività estranee al rapporto di lavoro, compie un comportamento ingannevole che incide direttamente sul rapporto fiduciario con il datore di lavoro e configura una lesione dell’interesse pubblico (quando il datore è la Pubblica Amministrazione).
2.
Conseguenze disciplinari
Ai sensi dell’art. 55-quater del D.Lgs. 165/2001 (per i dipendenti pubblici), l’allontanamento arbitrario dal posto di lavoro, accompagnato da falsa attestazione della presenza, costituisce causa di:
Nel settore privato, il comportamento può integrare giusta causa di licenziamento ai sensi dell’art. 2119 c.c., poiché lede in modo irreparabile il vincolo fiduciario tra datore e lavoratore.
3.
Conseguenze penali
Dal punto di vista penale, il comportamento può configurare diversi reati, a seconda della qualifica del soggetto e del contesto lavorativo:
a)
Per i dipendenti pubblici
Si possono configurare:
b)
Per i dipendenti privati
Anche nel settore privato, si può configurare:
4.
Responsabilità solidale e concorso di persone
In alcuni casi, più lavoratori possono essere coinvolti nel sistema fraudolento (es. un collega timbra per un altro). In questo caso si configura un concorso nel reato (art. 110 c.p.), e ciascuno risponde per l’intero fatto illecito.
5.
La giurisprudenza di riferimento
La Corte di Cassazione ha costantemente confermato la gravità del comportamento. Tra le pronunce più significative:
Conclusioni
Il comportamento di chi timbra il cartellino e poi si allontana dal luogo di lavoro è da considerarsi gravemente illecito sotto molteplici profili. Le conseguenze possono essere disciplinari, penali e patrimoniali, tanto più gravi quanto più sistematico e doloso è il comportamento.
Per i dipendenti pubblici, la tolleranza è zero, come dimostrano gli interventi normativi e le numerose sentenze di condanna. Anche per i lavoratori privati, tuttavia, il rischio di licenziamento per giusta causa e di processo penale è concreto e ben fondato.