Il Prefetto può applicare una o più sanzioni amministrative ai soggetti  trovati in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale.
La sostanza sequestrata al trasgressore è sottoposta ad accertamenti tecnici per comprovare la natura stupefacente della stessa.
Il procedimento amministrativo si instaura in Prefettura dopo la trasmissione degli atti della Polizia Giudiziaria ed entro 30 giorni dalla contestazione/notifica, il soggetto può presentare al Prefetto una memoria difensiva.
Se al momento del fermo di polizia il soggetto  ha la diretta disponibilità di un veicolo, si procede all’immediato ritiro della patente per giorni 30.
 
E’ obbligatorio presentarsi al colloquio (nel caso di un minorenne, ci vorrà l’accompagnamento di un genitore), e, nel caso di impedimento, è necessario giustificare l’assenza allegando documentazione. Il non motivare l’assenza implica l’automatica applicazione delle sanzioni amministrative, ovvero la sospensione o il divieto di conseguire – da uno a dodici mesi – uno o più documenti (patente, carta d’identità valida ai fini dell’espatrio, passaporto, porto d’armi).
Il colloquio col Prefetto può avere uno dei seguenti esiti:
  • l’invito a non fare più uso di sostanze stupefacenti, se si tratta di prima segnalazione, tenuità della violazione, tipologia di sostanza rientrante nella categoria delle droghe leggere;
  • l’applicazione delle sanzioni amministrative summenzionate.
È sempre utile rivolgersi ad un Avvocato per preparare una memoria difensiva e per stabilire la miglior strada da adottare.
Avv. Flavio Falchi

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