1. Verifica la tipologia del contratto

  • Tempo determinato: non può essere licenziato prima della scadenza, salvo giusta causa.
  • Tempo indeterminato: può essere licenziato per giusta causa o giustificato motivo.

2. Individua la motivazione

Esistono due principali categorie:

a. Licenziamento per giusta causa

  • Motivo grave che non consente la prosecuzione nemmeno provvisoria del rapporto di lavoro.
  • Esempi: furto, insubordinazione, violenze, abbandono del posto di lavoro.

b. Licenziamento per giustificato motivo

  • Oggettivo: motivi economici o riorganizzazione aziendale.
  • Soggettivo: gravi inadempienze disciplinari ma meno gravi della giusta causa.

3. Segui la procedura corretta

a. Per giusta causa o soggettivo (disciplinare)

  • Contestazione scritta dell’addebito al dipendente.
  • Attendere almeno 5 giorni per eventuali giustificazioni.
  • Dopo la risposta (o in mancanza di risposta), valutare se procedere con il licenziamento.

b. Per giustificato motivo oggettivo

  • Nessuna contestazione disciplinare necessaria.
  • Obbligatorio il tentativo di conciliazione presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro (se azienda >15 dipendenti).

4. Comunicazione del licenziamento

  • Deve essere scritta e contenere:
    • La motivazione precisa.
    • La data di cessazione.
  • Va inviata per raccomandata A/R o PEC.

5. Liquidazioni e documenti finali

  • TFR.
  • Ferie e permessi non goduti.
  • Eventuale preavviso (o indennità sostitutiva).
  • Certificato di lavoro e modello UNILAV.

Attenzione

  • I licenziamenti illegittimi possono essere impugnati dal lavoratore entro 60 giorni.
  • Sanzioni e reintegri possono essere imposti dal giudice in caso di illegittimità.

 

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