Chi può usarlo e quando

  • Il Bonus riguarda unità immobiliari residenziali situate in Italia (case, appartamenti, parti comuni di condomini, pertinenze, ecc.).
  • Dal 2025 la detrazione fiscale è 50% per lavori su prima casa (o abitazione principale), 36% per “altri casi” (seconde case, immobili non adibiti ad abitazione principale, inquilini/usufruttuari, conviventi, ecc.).
  • Il tetto massimo di spesa detraibile è 96.000 € per unità immobiliare.

 Quali lavori sono agevolabili

Rientrano nel bonus, tra gli altri:

  • Manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
  • Interventi su parti comuni di condomini — manutenzione ordinaria.
  • Lavori per la sicurezza, eliminazione di barriere architettoniche, lavori per rifacimento strutturale, impianti elettrici/idraulici, opere interne, rifacimento bagno, infissi, pavimenti, etc.

(Attenzione: per interventi legati a risparmio energetico o sostituzione impianti con combustibili fossili, le regole possono essere diversi o esclusi) 


 Cosa fare concretamente: i passaggi da seguire

  1. Pagamenti tracciabili — tutte le spese devono essere sostenute con strumenti tracciabili: bonifico parlante, carta di credito o debito. Non sono ammessi pagamenti in contanti.
    • Quando fai il bonifico, la causale deve indicare che si tratta di “lavori di ristrutturazione – detrazione 50% (o 36%) ai sensi art. 16-bis DPR 917/1986”, con codice fiscale del beneficiario e partita IVA dell’impresa.
  2. Conservare tutta la documentazione — serve avere: fatture, ricevute, ricevute dei bonifici, eventuali permessi edilizi (CILA/SCIA se necessari), autorizzazioni o comunicazioni richieste (es. ASL), dati catastali dell’immobile, etc.
  3. Dichiarazione dei redditi — per ottenere la detrazione, bisogna indicare le spese nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi/Unico), negli anni in cui si vuole usufruire del bonus.
    • Il bonus viene “spalmato” su dieci anni in quote annuali di pari importo (non è un rimborso immediato).
  4. Verificare che l’immobile e il soggetto siano ammissibili — sei proprietario o titolare di un diritto reale (usufrutto, abitazione, uso, ecc.) oppure hai un contratto valido che ti consente di sostenere le spese; l’immobile è accatastato e conforme; gli interventi rientrano tra quelli ammessi.

 Alcune attenzioni e novità 2025

  • Dal 2025 le aliquote sono state riviste: 50% per abitazione principale, 36% per altre situazioni.
  • Alcuni incentivi (come risparmio energetico, sostituzione impianti termici con caldaie a combustibili fossili) possono avere regole diverse o essere esclusi — meglio verificare caso per caso.
  • L’agevolazione non è automatica: bisogna rispettare tutti i requisiti e le regole (tracciabilità, documentazione, modalità di pagamento) per evitare problemi nella dichiarazione dei redditi.

 

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