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La normativa italiana sul divieto di sosta è una delle più severe in Europa. Le multe per questa infrazione sono molto elevate e vengono applicate rigorosamente dalle autorità competenti.

Il divieto di sosta è una misura adottata per garantire la sicurezza e il corretto flusso del traffico nelle città italiane. Parcheggiare in zone vietate può causare ingorghi stradali, rallentamenti e problemi alla circolazione dei mezzi di soccorso.

Secondo la legge italiana, è vietato parcheggiare in determinate zone, come ad esempio vicino a incroci, passaggi pedonali, fermate degli autobus e dei taxi, davanti a garage privati o in prossimità di scuole. Inoltre, è vietato sostare in doppia fila, anche per brevi periodi.

Le multe per il divieto di sosta possono variare a seconda della gravità dell’infrazione e della città in cui viene commessa. In genere, si parte da una sanzione minima di 41 euro, che può arrivare fino a 200 euro o più in caso di recidiva o di ostacolo alla circolazione.

È importante sottolineare che le multe per il divieto di sosta vengono notificate tramite un verbale che viene inviato al proprietario del veicolo. È quindi fondamentale verificare sempre la presenza di eventuali multe non pagate, al fine di evitare ulteriori sanzioni o problemi con le autorità.

Casistica:

casi:

  • in prossimità di linee ferroviarie e passaggi a livello;
  • all’interno di gallerie o portici
  • in (o in prossimità) curva e sopra i dossi;
  • in prossimità di semafori e segnaletica stradale verticale/orizzontale;
  • sui marciapiedi;
  • in corrispondenza di aree di intersezione;
  • su strisce pedonali e piste ciclabili;
  • nelle aree dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici;
  • In doppia fila;
  • In prossimità di un passo carrabile;
  • Davanti a contenitori di spazzatura;
  • Aree dedicate a mezzi pubblici o disabili, o taxi o riservate a carico/scarico merci.

Avv. Flavio Falchi

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