COME VIENE CALCOLATA LA PENA DI UN REATO
Codice penale Art. 131 Bis - Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto Nei reati per i quali è prevista la pena detentiva non superiore nel massimo a cinque...
Art. 22.
(Ergastolo)
La pena dell’ergastolo e’ perpetua, ed e’ scontata in uno degli
stabilimenti a cio’ destinati, con l’obbligo del lavoro e con
l’isolamento notturno.
Il condannato all’ergastolo puo’ essere ammesso al lavoro
all’aperto.
L’ergastolo rappresenta la pena detentiva più severa prevista dal sistema penale italiano. Si tratta di una condanna a vita, destinata a coloro che si rendono responsabili di reati particolarmente gravi, come l’omicidio premeditato, il terrorismo, l’associazione mafiosa e altri crimini di elevata pericolosità sociale. La sua funzione principale è duplice: da un lato, mira a proteggere la società dalla pericolosità dei criminali condannati; dall’altro, ha una funzione retributiva e deterrente.
L’ergastolo, spesso definito anche come “pena perpetua”, implica che il condannato resti in carcere per il resto della sua vita. Tuttavia, la legislazione italiana prevede alcune possibilità di alleggerimento della pena nel tempo, in particolare attraverso il regime di liberazione condizionale.
Secondo l’articolo 176 del Codice Penale italiano, un condannato all’ergastolo può essere ammesso alla liberazione condizionale dopo aver scontato almeno 26 anni di reclusione, purché abbia tenuto un comportamento corretto e abbia dato prova di effettiva rieducazione. Questo strumento giuridico rappresenta un importante equilibrio tra la necessità di punire i crimini gravi e il principio di rieducazione del condannato, pilastro fondamentale del sistema penale italiano.
Per i detenuti condannati per reati di particolare gravità, come quelli legati alla criminalità organizzata, il regime carcerario può essere ulteriormente inasprito con l’applicazione del cosiddetto regime 41-bis. Questo regime speciale, introdotto per contrastare il potere e l’influenza delle organizzazioni criminali anche all’interno delle carceri, prevede misure restrittive severe come l’isolamento del detenuto e limitazioni nelle comunicazioni con l’esterno.
Infine, va precisato che l’ergastolo solleva numerose questioni di carattere umanitario e giuridico. Alcuni giuristi e organizzazioni per i diritti umani sostengono che la pena perpetua possa violare il principio di dignità umana, essendo di fatto una condanna senza possibilità reale di reinserimento nella società. Questo dibattito è particolarmente acceso nel contesto europeo, dove la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha espresso riserve sull’ergastolo senza possibilità di revisione.