Motivi Validi per la Giusta Causa

I motivi per cui un dipendente può dimettersi per giusta causa includono:

  • Mancato pagamento dello stipendio per un periodo prolungato.
  • Mobbing o comportamenti vessatori nei confronti del lavoratore.
  • Modifica unilaterale peggiorativa del contratto di lavoro.
  • Condizioni di lavoro insostenibili (es. gravi violazioni delle norme di sicurezza).
  • Mancata regolarizzazione contributiva.
  • Comportamenti illeciti del datore di lavoro.

Procedura da Seguire

  1. Raccolta delle prove: È essenziale documentare le irregolarità, come buste paga mancanti, e-mail, testimonianze di colleghi, denunce a enti competenti (INPS, Ispettorato del Lavoro, ecc.).
  2. Invio della lettera di dimissioni: La comunicazione deve avvenire esclusivamente in modalità telematica tramite il sito del Ministero del Lavoro (www.cliclavoro.gov.it). È possibile avvalersi dell’assistenza di un patronato o di un consulente del lavoro.
  3. Specificare la giusta causa: Nella lettera è fondamentale indicare il motivo delle dimissioni e la richiesta di riconoscimento della NASpI.
  4. Richiesta della NASpI: Dopo le dimissioni, il lavoratore può fare domanda all’INPS per ottenere l’indennità di disoccupazione.
  5. Eventuale azione legale: Se il datore di lavoro contesta la giusta causa o non corrisponde spettanze dovute, è possibile rivolgersi a un avvocato per far valere i propri diritti.

 

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