L’accesso al mare è a tutti gli effetti un diritto del cittadino, e deve essere libero e gratuito, cioè gli gli stabilimenti (lidi) dovrebbero consentire l’accesso e transito gratuito per poter raggiungere la battigia ( Linea lungo cui l’onda marina batte la spiaggia) per poter passeggiare o farsi il bagno.

Tant’è che è riconosciuto “l’obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione“ (legge n. 296 del 2006).

Ciò che invece è vietato, è occupare abusivamente lo spazio del lido, il quale, in quanto oggetto di concessione demaniale, è usufruibile solo a pagamento (ad esempio lettini sdraio ed ombrelloni).

Stesso discorso vale per le spiagge libere, ove non è consentito lasciare sdraio o ombrelloni cercando di assicurarsi il posto migliore per il giorno successivo, in quanto viene considerata una vera e propria occupazione abusiva.

Infine, sono consentite pratiche sportive sulle spiagge libere (a meno che non vi siano divieti regionali o comunali) purché vengano esercitate nel rispetto degli altri.

Avv. Flavio Falchi

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