Tizio, proprietario di un uliveto confinante con altro fondo alberato di proprietà di Caio, procedeva a smaltire con il fuoco rami e foglie di ulivi accumulati all’interno del proprio terreno. Alcune scintille venivano trasportate dal vento verso il fondo di Caio e vi generavano fiamme, con conseguente danneggiamento degli alberi ivi presenti. Viene accertato che: i fondi di Tizio e Caio sono situati in una zona in aperta campagna senza fabbricati lontana da centri abitati e da strade di pubblico transito; il fuoco all’interno del fondo di Caio è consistito nella mera “bruciatura senza fiamma” dell’erba secca ivi presente, ha interessato solo una parte del fondo, si è sviluppato “a macchia di leopardo” e si è spento senza interessare alcun altro terreno oltre a quello di Caio e senza la necessità di un’attività umana di spegnimento; gli alberi del fondo di Caio non sono stati bruciati, danneggiati o distrutti direttamente dalle fiamme, ma hanno soltanto subito un danno da calore, per il fuoco sviluppatosi a livello del terreno. Caio denuncia Tizio, soggetto incensurato. Il candidato, assunto il ruolo del legale difensore dell’indagato, al quale viene contestato il reato di incendio colposo ex artt. 423 e 449 c.p. prospetti una linea difensiva.


 

Tizia, mamma di una bambina di cinque anni, versando in gravi difficoltà economiche, entra in un negozio di abbigliamento per bambini e, approfittando di un momento di distrazione della commessa, preleva alcuni capi d’abbigliamento da uno scaffale, occultandoli nella sua borsa. Tizia, non accorgendosi dell’impianto di video sorveglianza, installato all’interno del negozio, tenta di uscire superando la cassa, ma viene fermata dal titolare dell’attività che aveva visionato il tutto dai monitor.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizia, considerato che il titolare del negozio, viste le condizioni economiche di Tizia, decide di non sporgere querela, illustri i profili di possibile rilevanza penale che emergono nel caso concreto, argomentando sul reato di furto e/o appropriazione indebita, prospettando adeguata linea difensiva.


Tizio, incensurato, si trova a passeggiare in un bosco, dove si imbatte in un casolare abbandonato e pericolante; rimuove il filo di ferro che chiudeva la porta in legno, priva di serratura, e s’introduce all’interno. nel locale di ingresso, individua un
veccho tavolo da cucina che sottrae, allontanandosi quindi dal posto. viene sorpreso poco dopo da una pattuglia dei carabinieri, in servizio di controllo del territorio, ed identificato.
tizio si rende immediatamente disponibile a restituire il bene
a caio, proprietario del casolare rintracciato dai mintari, cui rivolge altresì le proprie scuse per l’accaduto.
caio, irritato perché non nuovo a tali episodi, presenta querela nei confronti di tizio per i fatti suddetti.
tizio concluse le indagini riceve notifica dex 4i5 bis cpp
assunte le vesti del legale di tizio la candidata individui i profili di rilevanza penale nel caso descritto nonche’ le iniziative che potranno essere assunte nell’interesse di tizio, anche con riguardo al possibile ricorso a riti alternativi.

 

 

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