ISPEZIONE: QUANDO È CONSENTITA?

È un mezzo di ricerca della prova finalizzato a rilevare tracce del reato o altri effetti dello stesso, su persone, luoghi o cose (art. 244). Può essere: 1) personale 2) locale: all’interno del luogo ove è stato commesso il reato o si presume vi siano tracce dello stesso 3) reale: su oggetti o cose riconducibili […]

PROCESSO ARCHIVIATO: COSA SIGNIFICA?

All’esito delle indagini  preliminari espletate, il Pubblico Ministero qualora ritenga improcedibile l’azione penale (ad esempio per difetto di querela), infondata la notizia di reato (elementi raccolti non idonei a sostenere l’accusa in giudizio), ignoti gli autori o non punibile l’indagato per particolare tenuità del fatto (ex art. 131 bis Codice Penale) può chiedere al G.I.P. l’archiviazione […]

RIFORMA CARTABIA: COME CAMBIANO I RITI ALTERNATIVI

IL PATTEGGIAMENTO La riforma modifica gli effetti del patteggiamento: • per il solo patteggiamento allargato l’accordo con il PM potrà vertere sulle pene accessorie, nonché la durata delle stesse; • la sentenza di patteggiamento non può in alcun modo essere utilizzata ai fini probatori nei giudizi civili, disciplinari, tributari o amministrativi. IL GIUDIZIO ABBREVIATO • […]

ABUSO EDILIZIO – NORMATIVA

Testo Unico Edilizia Art. 44 (L) – Sanzioni penali (Legge 28 febbraio 1985, n. 47, artt. 19 e 20; d.l. 23 aprile 1985, n. 146, art. 3, convertito in legge 21 giugno 1985, n. 298) 1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato e ferme le sanzioni amministrative, si applica: a) l’ammenda fino a […]

I DIRITTI DEL LAVORATORE IN ITALIA: NORMATIVA

Costituzione Italiana Art. 35. La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell’interesse generale, […]

Esercizio arbitrario delle proprie ragioni

Art. 393 del Codice Penale: Chiunque, al fine indicato nell’articolo precedente, e potendo ricorrere al giudice, si fa arbitrariamente ragione da sé medesimo usando violenza o minaccia alle persone, è punito, a querela dell’offeso, con la reclusione fino a un anno. Se il fatto è commesso anche con violenza sulle cose, alla pena della reclusione […]