I ristoranti devono seguire una serie di obblighi di legge, come conservare integre tutte le etichette di scadenza degli alimenti, mantenere un’ambiente pulito e sanificato, dotarsi di cibi freschi e conservati secondo le norme di legge ed informare i clienti circa eventuali sostanze allergeniche presenti negli alimenti.

Ciò premesso, il titolare del ristorante è responsabile delle intossicazioni alimentari subite dai propri clienti qualora le stesse siano diretta conseguenza del cibo consumato all’interno del locale.

Va da sé che il cliente è tenuto a provare che la propria intossicazione sia derivata da cibo scaduto, cotto erroneamente, mal conservato e che ci sia correlazione con il danno subito.

In primis, ciò che è necessario è un referto medico del pronto soccorso; poi, qualora dall’intossicazione ne sia derivata una malattia (anche temporanea, o lieve), denunciare l’accaduto alle competenti autorità.

Ciò che risulta fondamentale, soprattutto in una fase giudiziale per richiedere il risarcimento dei danni e/o l’accertamento della responsabilità penale del ristoratore, è una consulenza medico – legale che illustri la patologia sotto un punto di vista medico – scientifico.

Il ristoratore sarà civilmente responsabile, e quindi obbligato ad un risarcimento danni nei confronti del cliente, ed in alcuni casi ( commercio di sostanze nocive, scadute, tossiche) anche penalmente responsabile, rischiando una pena che va da 6 mesi a 3 anni di reclusione, oltra una multa.

Avv. Flavio Falchi

 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.